mercoledì 6 marzo 2013

GLI ASPETTI PSICOLOGICI DEL PICCOLO PAZIENTE ED I SUOI ATTEGGIAMENTI.






Il timore di ammalarsi costituisce una delle paure  più forti nei bambini della scuola dell'infanzia, più avanti  spesso arriverà anche la paura di morire o di subire una menomazione".I bambini ritengono, che la malattia,qualunque sia la sua gravità (anche un semplice raffreddore) sia un fatto che comporta emozioni  che non potrebbero essere mitigate neppure da un'occasione di divertimento come  andare al luna park,  quindi non si può non supporre  che la malattia costituisca per i bambini un momento difficile.Nelle prime fasi dello sviluppo del bambino, sia il dolore fisico che quello psichico possono essere confusi.E' proprio per questo motivo che una determinata terapia somministrata da una persona di riferimento viene è tollerata maggiormente rispetto al fatto  che venga somministrata da una persona estranea.Ciò comporta un migliore rilassamento nel bambino ed una riduzione di effetti negativi.Un interessante modello per cercare  di capire lo sviluppo del concetto di malattia nel bambino, ci viene offerto da una ricerca effettuata nel 1980 e che fa  riferimento alla teoria di Piaget (fonte letteraria Kanizsa S. Dosso B.).Essa si riferisce ai suoi studi sullo sviluppo delle relazioni di causa ed effetto nella mente del bambino (fonte Capurso M.). Altri studi successivi a questo  dimostrano come i comportamenti dei bambini siano strettamente legati  a quelli della famiglia.Secondo gli autori della ricerca, le spiegazioni che i bambini danno  alle cause  della malattia  in apparenza  sono molte, ma in realtà sono ragguagliabili  ed ordinabili  in categorie specifiche  che possono essere definite in base allo sviluppo  cognitivo dei diversi livelli di crescita ed in base al loro livello cognitivo rispetto al concetto di causalità.


LE CATEGORIE IN BASE ALLE FASCE  DI ETA'



I bambini  tra i tre ed i sette anni appartengono, secondo le teorie di Piaget, allo stadio preoperazionale dello sviluppo cognitivo, fase in cui i bambini raccolgono le informazioni attraverso i sensi e le comunicazioni verbali e non verbali.Sono consapevoli principalmente dell'esperienza  presente e per loro la  causa delle malattie è un fenomeno di tipo magico o naturale.Raggiunti i sette otto anni, il bambino è in grado  di passare alle operazioni concrete del pensiero con maturazione delle capacità di differenziazione sè dagli altri e di distinguere chiaramente  tra  l'interno e l'esterno della propria  persona.Pur non essendo ancora in grado  di formulare  ipotesi formali, in questa fase  il bambino ha la consapevolezza che la malattia  è localizzata all'interno del corpo , mentre la causa  può essere esterna: appare già  a questa età, l'idea di contaminazione.Nel periodo adolescenziale tra  gli undici e quindici anni egli è ormai consapevole  delle sue  funzioni vitali  intuisce il legame  tra  psiche  e corpo e che la malattia  è legata anche  a qualcosa  di esterno a lui.








Nessun commento:

Posta un commento