IL SANGUE E I SUOI EMOCOMPONENTI.
Globuli rossi:(eritrociti o emazie) hanno la funzione di
trasportare l'ossigeno ai tessuti eliminando l'anidride
carbonica. Presiedono alla regolazione dell'equilibrio acido-
base del sangue. Sono costituiti per il 65% di acqua e per il
35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi,
enzimi).Posseggono sulla loro superficie gli antigeni dei
gruppi sanguigni.
Il numero dei globuli rossi, di media, va da 4,2 a 6 milioni
per millimetro cubo.
Globuli bianchi: (o leucociti) hanno una funzione di difesa
dell'organismo.
Alcuni servono a distruggere le sostanze estranee penetrate
nell'organismo; altri servono alla formazione di anticorpi.
Sono divisi in Granulociti, Linfociti e Monociti.
I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro
cubo.
Piastrine: sono i più piccoli elementi del sangue. In un
millimetro cubo si trovano circa 300.000 piastrine. La loro
durata media è brevissima: 3-5 giorni. La loro funzione è
importante nella coagulazione del sangue.
LA PARTE LIQUIDA DEL SANGUE
Il plasma: rappresenta la componente liquida del sangue,
grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare.
Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (90%),
nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze quali
proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni,
vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione.
Le Funzioni del sangue Il sangue esercita numerose
funzioni all'interno dell'organismo:
- Respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica)
- Nutritizia (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti)
- Escretrice (raccoglie i rifiuti che convoglia agli organi
- Termoregolatrice (distribuisce il calore);
- Regola l'equilibrio idrico (per mezzo del plasma);
- Difesa (trasporta i globuli bianchi e gli anticorpi);
- Coagulante, grazie all'azione delle piastrine e dei fattori
PERCHè DONARE IL SANGUE?
"Donare il sangue è un gesto di solidarietà... Significa dire
con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa."
Il sangue non è riproducibile in laboratorio ma è
indispensabile alla vita Indispensabile nei servizi di primo
soccorso, in chirurgia nella cura di alcune malattie tra le
quali quelle oncologiche e nei trapianti.Tutti domani
potremmo avere bisogno di sangue per qualche motivo.
Anche tu. La disponibilità di sangue è un patrimonio
collettivo di solidarietà da cui ognuno può
attingere nei momenti di necessità.
Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi,
non retribuiti e consapevoli... rappresentano una garanzia
per la salute di chi riceve e di chi dona
CHI PUò DONARE
Condizioni di base per il donatore :
- Età : compresa tra 18 anni e i 60 anni (per candidarsi a
diventare donatori di sangue intero), 65 anni (età massima
per proseguire l'attività di donazione per i donatori
periodici), con deroghe a giudizio del medico.
- Peso: Più di 50 Kg
- Pulsazioni: comprese tra 50-100 battiti/min (anche con
frequenza inferiore per chi pratica attività sportive);
- Pressione arteriosa: tra 110 e 180 mm di mercurio;
(Sistolica o MASSIMA) / tra 60 e 100 mm di mercurio
(Diastolica o MINIMA);
- Stato di salute: buono;
- Stile di vita: nessun comportamento a rischio.
Auto esclusione:
È doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia
personale:
- assunzione di droghe
- alcolismo
- rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie
- infettive (es. occasionali, promiscui, ...)
- epatite o ittero;
- malattie veneree;
- positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL);
- positività per il test dell'epatite B (HBsAg);
- positività per il test dell'epatite C (anti-HCV);
- rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse
L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e
l'altra è di 90 giorni.La frequenza annua delle donazioni non
deve essere superiore a 4 volte l'anno per gli uomini e 2
volte l'anno per le donne.Chi intende diventare donatore di
sangue può recarsi presso una sede o un centro di raccolta
Avis o un Servizio trasfusionale dell'ospedale della propria
città.
deve essere superiore a 4 volte l'anno per gli uomini e 2
volte l'anno per le donne.Chi intende diventare donatore di
sangue può recarsi presso una sede o un centro di raccolta
Avis o un Servizio trasfusionale dell'ospedale della propria
città.
Colloquio con il medico
Il colloquio aiuterà a stabilire l'idoneità e ad individuare
quale tipo di donazione è più indicata: sangue intero o
aferesi.
Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del
sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio
prescritti per accertare l'idoneità al dono.
Accertata l'idoneità il nuovo donatore verrà invitato ad
effettuare la prima donazione Valutazione clinica e firma
del modulo di accettazione e consenso alla donazione Ad
ogni donazione il medico per prima cosa effettuerà una
valutazione clinica del donatore (battito cardiaco,
pressione arteriosa, emoglobina), quindi l'intervista per
l'accertamento di eventuali situazioni che rendano la
donazione controindicata tanto per la sicurezza del
donatore che per quella del ricevente (tra cui i
comportamenti a rischio intercorsi dall'ultima donazione)
e richiederà al donatore la firma del consenso alla
donazione. Il mattino del prelievo è preferibile essere a
digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta
fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non
condito o altri carboidrati semplici. Le donne che hanno in
corso la terapia anticoncezionale non devono sospenderne
l'assunzione quotidiana.
IL PRELIEVO
Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il
donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume
massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale
a 450 centimetri cubici +/- 10%.
DOPO IL PRELIEVO
Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i
liquidi e migliorare il comfort post donazione.
Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una
giornata di riposo retribuita. Esami obbligatori ad ogni
donazione e controlli periodici
Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono
sottoposti a determinati esami del sangue.
L'INTERVALLO DI TEMPO TRA UNA DONAZIONE E L'ALTRA.
L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e
l'altra è di 90 giorni.Di norma, quindi, gli uomini possono
donare sangue intero 4 volte l'anno, mentre le donne 2
volte l'anno.Le donne non possono donare sangue durante le
donare sangue intero 4 volte l'anno, mentre le donne 2
volte l'anno.Le donne non possono donare sangue durante le
mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto.
La sicurezza degli emocomponenti trasfusi (sangue intero,
globuli rossi, piastrine, plasma) costituisce l'obiettivo
primario che il Servizio Sanitario Nazionale e i trasfusionisti
si sono imposti.E' la sicurezza lo strumento attraverso
il quale viene tutelata la salute dei donatori e dei pazienti.
il quale viene tutelata la salute dei donatori e dei pazienti.
Le indagini di laboratorio hanno, tra le altre, tre finalità
principali:
- Verificare la corrispondenza del gruppo sanguigno
- Escludere la trasmissione di malattie infettive.
- Salvaguardare la salute del donatore.
si ottengono così:
- una sacca di globuli rossi
- una sacca di plasma
- buffy-coat (leucociti e piastrine)
Lavorazione (centrifugazione e separazione dei
componenti ematici)
Il sangue è composto di elementi di peso diverso, una parte
liquida (il plasma) e una parte corpuscolata (cellule)
costituita da globuli rossi o eritrociti, globuli bianchi o
leucociti, piastrine. Mediante centrifugazione si procede
alla separazione degli elementi: globuli rossi, leucociti con
le piastrine (buffy coat), e plasma, che vengono trasferiti
in apposite sacche collegate sterilmente alla sacca madre
I tre prodotti derivati dalla centrifugazione sono conservati
alla temperatura più idonea al loro mantenimento, ma
non possono essere utilizzati sino a che la fase di
validazione biologica non le renderà disponibili per
l'assegnazione.
IL SANGUE E' INDISPENSABILE PER...
Il sangue è indispensabile :
- nei servizi di primo soccorso e di emergenza urgenza
- in interventi chirurgici e trapianti di organo
- nella cura delle malattie oncologiche
- nelle varie forme di anemia cronica
Il fabbisogno di sangue e di emocomponenti non si verifica
solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali
quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi
chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali
tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e di
tessuti.
Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti
ammalati un fattore unico e insostituibile di
sopravvivenza:
- globuli bianchi per la cura di leucemie, tumori,
- globuli rossi per la cura di anemie, emorragie
- piastrine per malattie emorragiche
- plasma quando vi siano state grosse variazioni
- plasmaderivati Fattore VIII e IX per l'emofilia A e B;
- immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie;
- immunologiche, albumina su alcune patologie del fegato e
Per ogni unità raccolta, sia essa di sangue intero, plasma o
piastrine o altri emocomponenti, vengono effettuati
accertamenti di laboratorio, atti a valutarne
l'idoneità a essere trasfusa e precisamente: emocromo
completo per lo studio di globuli rossi, globuli bianchi e
piastrine.
- Transaminasi ALT (per lo studio del fegato)
- Sierodiagnosi per la lue o sifilide
- HIV Ab 1-2 (per l'AIDS)
- HBs Ag (per l'epatite B)
- HCV Ab e ricerca di costituenti virali dell'HCV
- per l'epatite C
- Controlli e determinazione del gruppo sanguigno e del
- fattore Rh.
- nessuna unità può essere distribuita se non è stata prima
- testata per le evidenziabili malattie virali a oggi trasmissibili.
- Il donatore periodico, oltre agli esami sopra riportati,
- ogni anno deve essere sottoposto ai seguenti esami:
- creatininemia, glicemia, proteinemia, sideremia,
- colesterolemia, trigliceridemia, ferritinemia.
- Oggi la sicurezza trasfusionale si basa su:
- ricorso a donatori periodici e consapevoli;
- esecuzione dei test disponibili per la rilevazione dei
- principali agenti infettivi trasmissibili;
- buon uso del sangue.
Autoesclusione dalla donazione.Fermo restando che i controlli effettuati su ciascunaunità prelevata e l'aiuto del medico trasfusionista,vincolato dal segreto professionale, a chiarire evalutare le specifiche situazioni- è doveroso autoescludersi per chi abbia nella
- storia personale:
- assunzione di droghe
- rapporti sessuali ad alto rischio di malattie infettive
- trasmissibili (ad es. rapporti occasionali, a pagamento,
- con persone sconosciute, promiscui)
- epatite o ittero
- malattie veneree
- positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
- positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
- positività per il test dell'epatite B (HBsAg)
- positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)
- rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse
- nell'elenco
L'autoesclusione dalla donazione avviene senza dover dare- spiegazioni a nessuno.
Secondo le normative vigenti in campo trasfusionale infatti,
Alcuni tipi di donazione:
Sangue intero - Plasma -(plasmaferesi) - Piastrine
(piastrinoaferesi) - Donazione multipla di emocomponenti -
Autotrasfusione
Donazione di sangue intero. Il prelievo di sangue intero è
assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di
circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato,
stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- il
10%.
Plasmaferesi: donazione di plasma Nell’aferesi (termine
greco che significa l’atto del "portar via"), attraverso l’uso
di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore
soltanto la componente ematica di cui si ha necessità:
plasma (plasmaferesi) o piastrine (piastrinoaferesi),
restituendogli contemporaneamente i restanti elementi.
Soltanto una parte del fabbisogno annuo di albumina e
fattore VIII e degli altri plasmaderivati viene prodotta in
Italia; la restante parte deve essere importata comportando
una spesa notevole e un potenziale maggior rischio di
malattie trasmissibili.
Come si dona il plasma
La plasmaferesi si esegue con apparecchiature che
prelevano il sangue e ne separano le componenti,
restituendo le cellule al donatore in un processo continuo,
attraverso un unico accesso venoso.
Questa donazione ha una durata variabile da 35 minuti a 50
minuti circa, si effettua preferibilmente su
appuntamento e poiché sono necessarie apparecchiature
specifiche (separatori cellulari) si effettua presso
strutture trasfusionali abilitate.
I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli
per la donazione del sangue intero. L'intervallo tra una
donazione e l'altra di solo plasma, può essere anche di
solo 14 giorni poiché il plasma si rigenera molto
rapidamente) senza alcuna conseguenza o ripercussione
negativa.
COS'E' IL PLASMA?
Il plasma rappresenta la componente liquida del sangue,
grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il
plasma è costituito prevalentemente da acqua (oltre il
90%), nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze
quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni,
vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione.
Alcune delle sostanze ottenute dal plasma e loro
funzionalità principali
Albumina trasporta diverse componenti del sangue e
sostanze nutritive. E' una proteina utilizzata nel
trattamento di alcune malattie del fegato e dei reni
(cirrosi, nefrosi , ecc.) per la cura di stati patologici gravi
come lo shock da ustioni, da trauma, ecc.
Immunoglobuline.
- Sono sostanze protettive o anticorpi che si sviluppano
all'organismo, o dopo vaccinazioni. Il loro uso in forma
concentrata protegge le persone che non hanno anticorpi
specifici per una determinata malattia. Costituiscono un
aiuto prezioso nel caso di persone la cui resistenza alla
infezioni sia diminuita o in alcune patologie
immunologiche.
Fattori della coagulazione
- Sono fondamentali per i pazienti affetti da emofilia A e
Piastrinoaferesi: donazione di piastrine.
La piastrinoaferesi consiste nel prelievo delle sole piastrine.
Oltre ai requisiti necessari alla donazione di sangue intero,
il donatore di piastrine dovrà avere un normale assetto
emocoagulativo.
Può essere effettuata con metodica di centrifugazione
mediante alcuni cicli durante i quali l’apparecchiatura
utilizzata separa la parte corpuscolata del sangue dal
plasma; quest’ultimo viene raccolto in una sacca satellite
in attesa di essere restituito al donatore. Dalla parte
corpuscolata vengono estratte automaticamente a circuito
chiuso, senza possibilità di contaminazione, le piastrine
che si raccolgono in una apposita sacca.
Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del
plasma, dei globuli rossi e dei globuli bianchi. A questo
punto inizia il nuovo ciclo, fino al raggiungimento della
quota desiderata di piastrine. Non si possono eseguire di
norma più di 6 piastrinoaferesi l’anno; l’intervallo minimo
consentito tra due piastrinoaferesi e tra una
piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di
piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di
quattordici giorni, mentre tra una donazione di sangue
intero e una piastrinoaferesi è di un mese. Tutto il
procedimento dura circa un’ora e mezza. Le piastrine
raccolte verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo
per la terapia di alcune gravi malattie come per esempio
le leucemie, per i pazienti oncologici in chemioterapia e
come supporto fondamentale nei trapianti di midollo
osseo.
Donazione multipla di emocomponenti .
Grazie all'impiego di separatori cellulari è oggi possibile
effettuare anche donazioni multiple di emocomponenti
come ad esempio una eritroplasmaferesi (donazione di
plasma e globuli rossi),
Grazie all'impiego di separatori cellulari è oggi possibile
effettuare anche donazioni multiple di emocomponenti
come ad esempio una eritroplasmaferesi (donazione di
plasma e globuli rossi),
una eritropiastrinoaferesi (donazione di globuli rossi e
piastrine) , una donazione di piastrine raccolta in due
sacche, una plasmapiastrinoaferesi (donazione di plasma e
piastrine).
Autotrasfusione
L’autotrasfusione è una procedura trasfusionale che
consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso
sangue e si realizza con una delle seguenti modalità:
- predeposito
- recupero perioperatorio
- emodiluizione normovolemica.
Il metodo più utilizzato è il predeposito, una tecnica
trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore
che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di
sangue che si possono verificare nel corso di interventi
chirurgici programmati.
Alcuni giorni prima dell’intervento vengono prelevate unità
di sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere
la quantità prevedibilmente necessaria, in modo da
Consentirne l’eventuale utilizzo durante l’intervento
operatorio e/o successivamente allo stesso. Il sangue
prelevato viene conservato secondo i metodi tradizionali e
quindi trasfuso, in caso di necessità.
I principali vantaggi dell’autotrasfusione sono:
- eliminazione delle reazioni di incompatibilità
- eliminazione del rischio di trasmissione di malattie
infettive
- riduzione del rischio di immunizzazione da antigeni diversi,
- con possibili manifestazioni a distanza
- risparmio di sangue
Il paziente deve essere informato che le unità predepositate
vengono conservate fino a scadenza della componente
eritrocitaria e che sono disponibili solo per le sue necessità
trasfusionali.La scadenza dell’unità di predeposito, le
relative modalità di conservazione e di trasporto sono
analoghe a quelle per le unità di sangue omologhe.
FONTE AVIS
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